e-Archeo nasce dal desiderio del committente Ales SpA, su mandato del Ministero della Cultura (MiC), di offrire una modalità di lettura e fruizione di alcuni siti archeologici con un notevole potenziale narrativo.
Il fil rouge che ha guidato le scelte narrative di e-Archeo è stato l’illustrazione delle varie tipologie di insediamento che si sono sviluppate sul territorio italico, frutto della presenza di popolazioni e culture diverse.
Sono stati scelti centri di fondazione etrusca, greca e fenicio punica, e di ciascuno di essi si è raccontata la storia e il divenire attraverso l’illustrazione dei monumenti meglio conservati, che sono stati presentati nella loro realtà attuale e in una visione ricostruttiva, finalizzata a restituire loro quella terza dimensione perduta nel corso dei secoli.
Per la narrazione sono stati scelti i luoghi della vita pubblica (fori, basiliche, templi) e privata (abitazioni urbane e ville), senza trascurare le necropoli con le tombe e i corredi, specchio delle credenze nell’aldilà.
L’arco cronologico considerato copre più di dieci secoli, durante i quali la penisola è divenuta il luogo dell’integrazione, in cui tradizioni diverse si sono riconosciute in una cultura unitaria.
In e-Archeo l’attenzione è stata rivolta a 8 siti del Patrimonio Culturale sparsi sul territorio nazionale, da Nord a Sud:
1. Sirmione e Desenzano – Lombardia
2. Marzabotto – Emilia Romagna
Focus di e-Archeo è stato quello di realizzare un progetto di valorizzazione multimediale integrato e multicanale con soluzioni trasversali per tutti i siti, da cui far scaturire singole applicazioni per vari usi e tipologie di pubblico.
Il paesaggio archeologico attuale è rappresentato e narrato come è oggi, attraverso modelli digitali e riprese cinematografiche; il paesaggio potenziale antico è rappresentato attraverso le ricostruzioni virtuali. Queste ultime sono accompagnate da un doppio livello di contenuti: narrativi e scientifici. Ai rendering foto-realistici a cui è associato lo storytelling, si affiancano infatti i rendering del “back end” scientifico, che mostrano i diversi livelli di affidabilità delle ricostruzioni e le fonti e i processi interpretativi seguiti.
Gli 8 siti archeologici sono così promossi in maniera sia scientifica che emozionale, per più tipologie di pubblico.
FILIERA DI LAVORO
L’acquisizione e la sistematizzazione dei dati scientifici già in possesso dei gruppi di ricerca e accademici operanti nei singoli siti è stata attività preliminare e preziosa. Il CNR ISPC ha coordinato questa attività che ha coinvolto nove università italiane e la Scuola Archeologica Italiana di Atene.
I dati scientifici sono serviti come base di partenza per lo studio e la ricostruzione virtuale di alcuni ambienti o aree degli otto siti prescelti, affidate a quattro aziende specializzate del settore 3D.
Le ricostruzioni virtuali (a scala architettonica, paesaggistica, e talvolta urbana, oltre che di oggetti) sono andate poi a popolare diversi applicativi, sviluppati da cinque industrie creative italiane, come una piattaforma web interattiva per l’esplorazione dei siti e la lettura diacronica dei loro ambienti “e-Archeo 3D“, un podcast che racconta eventi, personaggi e unicità dei siti “e-Archeo Voci“, un’installazione tattile multimediale esposta al Nazionale Archeologico Cerite di Cerveteri per rendere accessibile a tutti la lettura degli spazi archeologici e i suoi significati “e-Archeo Tattile“, infine un’installazione multimediale narrativa presso il Museo archeologico di Sirmione e il Museo Nazionale Archeologico Cerite di Cerveteri “e-Archeo HI-Human Interface“. Infine RAI ed E.V.O.CA. hanno prodotto rispettivamente i video introduttivi agli 8 siti archeologici e i video di narrazione del progetto, in cui riprese filmiche del paesaggio archeologico attuale si combinano alle ricostruzioni virtuali.
In questa fase, ha preso parte al coordinamento anche Sapienza Università di Roma Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura come supporto alla produzione esecutiva.
RICOSTRUZIONI VIRTUALI
I temi su cui le aziende hanno lavorato per ciascun sito sono stati individuati dagli istituti di ricerca a seconda della disponibilità di evidenze archeologiche e studi pregressi che permettessero le ipotesi ricostruttive. I temi sono:
Ove possibile, è stata fatta anche una ricostruzione a scala paesaggistica, con grado di dettaglio variabile a seconda delle informazioni raccolte. Ai modelli 3D foto-realistici delle ricostruzioni, sono stati affiancati, in alcuni casi, anche dei modelli semantici “Extended Matrix” che indicassero il livello di affidabilità dei vari elementi ricostruiti e i processi interpretativi che hanno portato a tali scelte.
La collaborazione tra le università e le imprese creative nella realizzazione delle ricostruzioni virtuali ha permesso anche di avanzare la conoscenza e l’interpretazione di alcuni contesti architettonici.
Al fine di favorire la condivisione e conservazione a lungo termine dei dataset prodotti durante il progetto e-Archeo, tutto il materiale scientifico e ricostruttivo è reso disponibile sulla piattaforma Zenodo, a disposizione della comunità internazionale secondo licenze @CreativeCommons.
e-Archeo rispetta i principi F.A.I.R. relativi alla libera pubblicità e circolazione dei dati scientifici (reperibilità,
accessibilità, interoperabilità e riusabilità dei dati scientifici).
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