1. La città dei vivi e la città dei morti

Trascrizione in Italiano

Cerveteri fu una metropoli etrusca molto importante nel Mediterraneo, circa 10 km la separavano dalla costa tirrenica.

La forma compatta e trapezoidale dell’altopiano su cui sorse la città  comportò la distinzione fra l’area urbana, le aree sottostanti destinate alla sepoltura e la campagna circostante.

I resti della città antica sono ancora in gran parte sepolti.

In compenso la città dei morti, la sua urbanistica e l’architettura, gli arredi stessi delle tombe, sono un potente riflesso della città dei vivi e ce ne raccontano la storia.

Le principali necropoli, i cimiteri, sono quelle della Banditaccia a Nord, del Sorbo a Ovest, e di Monte Abatone a Sud.

In queste aree sono presenti tombe di vario tipo, tra cui la più comune è il tumulo.

Si tratta di un monumento funerario composto da un corpo cilindrico in tufo ricavato nella roccia, nel quale era scavata la camera funeraria contente la tomba.

Il tumulo era sormontato da un monticello di terra.

I tumuli misuravano dai circa 10 metri, o anche meno, di diametro, ai 50-60 metri.

La necropoli della Banditaccia nel 2004 è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’umanità.

2. La necropoli di Monte Abatone

Trascrizione in Italiano

Monte Abatone, la seconda necropoli urbana di Cerveteri per estensione, è nascosta.

Gli archeologi la interrano ogni anno, al termine della campagna di scavo, per conservarla.

L’unico visibile è il Tumulo Campana, il più monumentale.

Le prime indagini furono avviate tra il 1956 e il 1961 dalla fondazione Lerici di Milano.

Furono identificati, senza scavare, i vuoti nel sottosuolo corrispondenti a più di 600 tombe.

In tempi recenti, le più moderne tecniche di indagine e l’analisi delle foto dall’alto, hanno permesso di identificare una rete ancora più fitta di tumuli.

Dal 2018 ad oggi gli scavi sono condotti dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli e dall’Università della Tuscia, insieme alle Università di Urbino e di Bonn.

L’area indagata è di 1600 mq, nel settore Sud Occidentale della piana, e comprende un complesso di vari tumuli conservati quasi solo a livello di impronta, a causa delle profonde arature.

3. L’organizzazione degli spazi

Trascrizione in Italiano

Ciò che sorprende chi percorre questi antichi tracciati è l’architettura “scavata”, che non riguarda solo le tombe e i loro arredi, ma tutto l’impianto urbanistico delle necropoli.

Nelle aree di occupazione più antica le sepolture hanno un orientamento costante degli ingressi a Nord Ovest, dettato da motivi religiosi.

Le tombe si distribuiscono in relazione alla cronologia e alle gerarchie tra i membri del gruppo.

I tumuli minori per dimensioni e importanza si disponevano intorno ai più grandi, appartenenti alle famiglie aristocratiche, similmente alle abitazioni in città.

Invece nei quartieri di età successiva le tombe sono molto simili e disposte regolarmente su assi rettilinei. Questo modello urbanistico fa presupporre un’organizzazione dei lotti di terra gestita da un’autorità centrale.

È il segno di una profonda trasformazione della società di Cerveteri, prima dominata dalle élite aristocratiche agrarie e guerriere, successivamente dalla nuova classe media, dedita alle attività produttive e ai commerci.

4. Tombe simili a case

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Attraverso il filtro della sfera funeraria riusciamo ad apprezzare molti aspetti della vita quotidiana degli Etruschi.

Infatti si è scoperto che a partire dall’epoca orientalizzante, cioè tra il 720 e in 580 a.C., gli Etruschi hanno iniziato a costruire tombe a camera utilizzando come modello le abitazioni reali.

Essi pensavano che il defunto avesse ancora, almeno per un certo tempo, sentimenti, esigenze fisiologiche, bisogno di essere circondato dalle sue cose. Le sepolture sono dunque concepite per essere le dimore eterne del morto.

Assumono prima la forma della capanna fin poi a replicare l’aspetto delle case aristocratiche e dei palazzi dei vivi, con una netta distinzione fra l’atrio e le camere funerarie.

Con il passare del tempo prevale il modello greco-ellenistico e le tombe diventano ad un unico ambiente, riccamente decorato, con loculi distribuiti su tutti i lati.

5. Le tombe di Monte Abatone

Trascrizione in Italiano

A Monte Abatone sono presenti tutte le tipologie di tombe, rappresentative dell’evoluzione della tomba-casa.

In principio sono a camera unica, di piccole dimensioni, con la parte inferiore scavata nel tufo e la copertura a blocchi quasi sempre perduta. Sono assimilabili alla capanna. La riproduzione degli arredi interni è ancora molto ridotta.

Poi sono completamente sotterranee, più grandi e più alte, con maggiore dettaglio architettonico. 

I letti funebri hanno gambe e cuscini e richiamano i letti da banchetto.

Spesso si costruivano rampe per raggiungere la sommità del tumulo, dove si celebravano rituali religiosi. 

Intorno ai tumuli si trovano tombe a fossa o a sarcofago riservate probabilmente alle persone di umili condizioni o ai bambini.

In età più recente troviamo le tombe più grandi, con due camere centrali e due laterali affacciate sul corridoio d’ingresso. Erano ispirate alla casa aristocratica.

La camera di fondo rappresenta probabilmente l’ambiente più importante con i letti destinati alla coppia.

Il letto maschile è conformato come un letto da banchetto, mentre il letto femminile ha un coronamento triangolare a timpano.

 

6. La Tomba Campana – Arredi e corredi

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La tomba Campana, del 650 a.C. circa, è rappresentativa di una ricca dimora aristocratica con un corridoio e tre camere, una centrale e due laterali.

Il soffitto riproduce l’intelaiatura lignea che caratterizzava le abitazioni reali.

L’altare della camera centrale è probabilmente connesso al culto degli antenati.

I tre cilindri scanalati nella camera a sinistra sono riproduzione di cesti in vimini per derrate alimentari, esibizione della ricchezza derivante anche dai possedimenti agrari.

Nel corso del tempo la società etrusca è stata profondamente influenzata, grazie ai commerci nel Mediterraneo, dalla cultura vicino – orientale e soprattutto da quella greca.

Il riflesso si trova anche nei corredi. Quello della Tomba Campana è andato perduto, ma certamente era simile ai corredi delle più ricche tombe contemporanee, con pregiati vasi fabbricati a Corinto, anfore greche per il vino, oggetti in metallo prezioso e tanti vasi locali in impasto e in bucchero, un tipo di ceramica nera e lucida.

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