Ales, società in house del Ministero della Cultura (MiC), ha il compito di supportare il Ministero nelle sue strategie di tutela e valorizzazione del Patrimonio Culturale, apportando competenze addizionali e complementari e sviluppando iniziative sinergiche di gestione e promozione del Patrimonio Culturale anche in ambito pubblico-privato.
Il progetto e-Archeo, commissionato ad Ales dal Segretariato Generale MiC è finalizzato all’ elaborazione e attuazione di una strategia multimediale e tecnologica per la valorizzazione di 8 aree archeologiche sul territorio nazionale, realizzata in collaborazione con diverse università italiane e il CNR.
L’obiettivo principale del partenariato e-Archeo è il rafforzamento della capacità delle Istituzioni governative, degli enti di ricerca e delle industrie creative di operare congiuntamente nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano, condividendo idee e sviluppando metodi di lavoro innovativi ed efficienti.
I partners e-Archeo hanno sostenuto fin da subito:
I risultati di e-Archeo sono dunque riutilizzabili, trasferibili, amplificabili e hanno una forte dimensione transdisciplinare. I risultati degli output progettuali sono certamente condivisibili a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale.
e-Archeo è stato coordinato, in tutte le sue fasi progettuali e realizzative, da un gruppo di lavoro che ha supervisionato tutti quegli aspetti scientifici e tecnici che hanno reso l’iniziativa altamente professionale e di grande impatto divulgativo.
Il gruppo di lavoro è così composto:
Con oltre 180 ricercatori, tecnologi e tecnici di varie discipline e una forte propensione all’interdisciplinarietà, l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) è l’hub del CNR per la ricerca, l’innovazione, la formazione e il trasferimento tecnologico dell’area strategica Beni Culturali, aperto alla collaborazione in reti di competenza nazionali ed internazionali.
Il Digital Heritage Innovation Laboratory (DHiLab) di ISPC si è occupato per e-Archeo della concezione e progettazione multimediale dell’intervento sugli 8 siti, del coordinamento della direzione esecutiva di tutti gli output divulgativi; è stato responsabile della definizione dei criteri tecnici da rispettare negli interventi di ricostruzione virtuale nonché nella mappatura scientifica delle fonti e dei processi interpretativi sui modelli 3D, della scelta delle soluzioni tecnologiche più usabili e sostenibili presso i siti archeologici prescelti. Ha individuato, insieme ad ALES e il MiC, i format comunicativi, filmici e interattivi e infine le modalità di condivisione dei dati su piattaforme aperte, in funzione di un loro futuro riuso.
Per il sito archeologico di Cerveteri, vista l’attività di ricerca che da anni l’Istituto porta avanti sul campo, CNR ISPC ha contribuito alla raccolta e messa a sistema dei dati di studio disponibili, alla progettazione multimediale per il Museo di Cerveteri e alla realizzazione di vari output.
Le università italiane coinvolte nel progetto e-Archeo sono nove a cui si aggiunge la Scuola Archeologica Italiana di Atene. Esse hanno contribuito a raccogliere e selezionare i dati scientifici già in loro possesso, da precedenti progetti o lavori di ricerca svolta dal personale interno. Esse hanno altresì svolto attività di supervisione rispetto ai contenuti multimediali creati ex novo dalle industrie culturali vincitrici di selezione pubblica. Infine, esse hanno prodotto alcuni contenuti specifici e fornito supporto e consulenza su temi di loro competenza.
Il progetto e-Archeo si è avvalso delle competenze specifiche di esperti chiamati a validare la coerenza dei contenuti in merito ai principi dell’Universal Design e il rispetto dei criteri di accessibilità multimediale al Patrimonio Culturale.
Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Monica Bernacchia
Cristiana Carlini
Esperto LIS
Carlo di Biase
Le industrie creative coinvolte nel progetto e-Archeo sono dodici. Esse hanno tradotto le necessità della committenza in
prodotti concreti riferendosi ai recenti trend di comunicazione digitale e tecnologie multimediali.
Ciò ha contribuito alla creazione di un progetto “multicanale” , all'innovazione e alla contaminazione tra i settori disciplinari delle industrie creative: dalle ricostruzioni virtuali, ai sistemi "human interface”, all’accessibilità del Patrimonio Culturale; dai servizi informatizzati e geo-localizzati al web design, a podcast con narrazioni sonore immersive e alle produzioni filmiche.
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